Non lo vede, l’occidente non lo vede quello che sta facendo il sultano di Ankara. O forse non lo vuol vedere, sotto ricatto per via dei milioni di esseri umani controllati da Erdogan che premono alle nostre porte dall’Asia e dall’Africa.
Ieri Erdogan ha ricordato il 568esimo anniversario della conquista di Istanbul da parte del sultano Mehmed il Conquistatore.
Uno pensa: ma come diavolo gli è venuto in mente di farlo secoli e secoli dopo quando a nessuno sarebbe venuto in mente?
Sbagliato, Erdogan non fa mai nulla per caso e quando ricorda il “glorioso esercito” guidato da Mehmed il Conquistatore già si vede come Recep Tayyip il conquistatore che alla guida del glorioso esercito dell’Islam conquista prima Gerusalemme e poi Roma.
Paradossalmente è sempre lui a ricordare che il Profeta Maometto riguardo a Istanbul diceva: «Istanbul sarà sicuramente conquistata. Che grande comandante è il comandante che la conquista, che grande esercito è quell’esercito».
Perché dico paradossalmente? Perché il Profeto Maometto non nominava minimamente Gerusalemme né come città da conquistare né tanto meno come città santa per l’islam.
Eppure da quando il popolo ebraico è tornato nella sua terra Gerusalemme è diventata la città santa da conquistare.
Hamas ha scatenato una guerra auto-eleggendosi “difensore di Gerusalemme”, Erdogan sono anni che prepara la costruzione dell’esercito dell’Islam per conquistare Gerusalemme e poi… e poi si vedrà.
E lo sappiamo tutti chi finanzia e arma Hamas, chi lo protegge facendogli aprire addirittura una sede a Istanbul. Tutti pensano all’Iran, ed è quasi giusto (sicuramente comodo), ma il vero sostenitore di Hamas è Erdogan. I Mullah hanno Hezbollah.
Eppure l’occidente non lo vede, non vede i messaggi sempre meno criptici che il sostituto di Abu Bakr al-Baghdadi sta mandando.
Gli stanno vendendo anche la Libia, come se essere sotto ricatto con i migranti sulla rotta balcanica non gli bastasse. Adesso anche la rotta del Mediterraneo la vogliono dare in gestione ad Erdogan.
È questo il vero punto. Nessuno crede alle parole di Erdogan. Tutti pensano che siano le parole di un megalomane islamico senza nessuna possibilità di diventare realtà.
Ma lui, il capo della Fratellanza Musulmana, il nuovo Califfo del nuovo Stato Islamico, il futuro conquistatore di Gerusalemme e di Roma, ci crede veramente a quello che dice e lavora per quegli obiettivi. Noi ci crederemo quando l’esercito islamico, sotto qualsiasi forma, sarà alle porte di Roma.
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