Popolo curdo ancora tradito. E la Fratellanza Musulmana ci gode

by 14 Gennaio 2019

E’ strano quel mondo che ignora e spesso tradisce un popolo antico e nobile come quello curdo ma che nel contempo sommerge di soldi e sostiene in ogni modo un popolo inventato di sana pianta da poco più di 70 anni come quello palestinese.

Il popolo curdo è sempre stato tradito da tutti. Usato e tradito. Sono stati usati contro Saddam Hussein, tanto da “meritarsi” un devastante bombardamento chimico, poi sono stati abbandonati al loro destino. Hanno fatto un referendum per l’indipendenza del Kurdistan iracheno e tutti hanno voltato loro le spalle. Hanno combattuto ISIS in Iraq e in Siria, i primi a farlo seriamente, e appena sconfitto lo Stato Islamico sono stati dati in pasto a Erdogan, o lo saranno presto, proprio quell’Erdogan che lo Stato Islamico aveva alimentato a lungo.

Si fa un gran parlare di “islam laico e moderato” per combattere l’estremismo islamico, poi quando lo si ha a veramente a portato di mano lo si da in pasto agli estremisti islamici di Erdogan.

Perché il popolo curdo spaventa i regimi islamici?

kurdistan donne soldato
Kurdistan: donne combattenti contro ISIS

Il popolo curdo spaventa i regimi islamici, nonostante sia composto in maggioranza da musulmani. Poco prima del referendum per l’indipendenza del Kurdistan iracheno l’Iran si schierò apertamente e con decisione contro l’eventuale secessione del Kurdistan dall’Iraq affermando che «si voleva creare un nuovo Israele nel cuore del Medio Oriente». Altrettanto fece la Turchia.

L’affermazione iraniana è indicativa per capire le ragioni per cui il popolo curdo è tanto temuto dai regimi islamici. Sono laici, liberali, rispettano i Diritti delle donne, rispettano le altre religioni, anzi, le difendono dagli estremisti islamici. Un popolo del genere racchiuso in una nazione con queste caratteristiche posizionata nel cuore del Medio Oriente fa paura. Mette a rischio la tirannide islamica esattamente come fa Israele.

Non possono permettersi un nuovo Israele nel cuore del Medio Oriente

L’accanimento contro il popolo curdo dimostrato da Erdogan e dagli Ayatollah iraniani è legato unicamente a questa ragione. Non possono permettersi un nuovo Israele nel cuore del Medio Oriente. Perché questo sarebbe il Kurdistan, un nuovo Stato liberale e rispettoso dei Diritti posizionato proprio in mezzo al torbido regno dei regimi islamici.

Ma se i timori dei regimi islamici sono quantomeno comprensibili, quello che non si comprende è il motivo per cui anche l’occidente che blatera sempre di “islam moderato” non faccia niente per difendere il popolo curdo.

Eppure tutti hanno tessuto le lodi dei prodi combattenti curdi quando, da soli e poco armati, hanno fermato l’avanzata dello Stato Islamico. Ricordate Kobane? La soprannominarono “la Stalingrado del Vicino oriente” per la sua strenua resistenza che, anche grazie alle unità combattenti femminili, fermò l’avanzata di ISIS e ne decretò l’inizio della fine.

Adesso sembra tutto dimenticato

Adesso sembra tutto dimenticato. Gli americani se ne vanno dalla Siria abbandonando il popolo curdo ancora una volta. L’Europa non ha fatto sentire un fiato sulle dichiarate intenzioni turche di invadere il Kurdistan siriano. La Russia a parole ferma Erdogan ma nei fatti se ne frega. Assad ha mandato qualche centinaia di soldati a difesa della città di Manbij, la prima nella lunga lista di Erdogan, ma è solo una mossa di facciata. Non potranno fermare l’esercito turco appoggiato dalle milizie islamiche (molti ex ISIS).

Ieri sera il Presidente Trump, dopo aver cambiato idea una infinità di volte sul ritiro americano dalla Siria e dopo aver dato il via al ritiro stesso, ha avvertito Erdogan che se dovesse attaccare i curdi, gli Stati Uniti avrebbero «devastato economicamente la Turchia».

Si sarà spaventato il dittatore islamico turco? Avrà tremato il capo della Fratellanza Musulmana? Figuriamoci, ci vuole ben altro per fermare Erdogan e per convincerlo a non attaccare il Kurdistan siriano.

Quelle di Trump sono solo parole vuote, dette per giustificare l’ingiustificabile ritiro americano dalla Siria e per mettere a tacere la sempre più numerosa truppa di coloro che si oppongono a questa assurda decisione.

La realtà dei fatti è che ancora una volta il popolo curdo è stato prima usato e poi venduto, il tutto nell’indifferenza più totale del cosiddetto “occidente”, il mondo libero che si arroga il diritto di scegliere quale sia l’islam moderato da riconoscere e aiutare e quello che invece non merita neppure una nota, come appunto quello del Kurdistan.

E adesso cosa ne sarà del popolo curdo non è difficile da immaginare. Erdogan oltre al suo esercito sta ammassando migliaia di miliziani islamici lungo il confine con il Kurdistan siriano, così non avrà nemmeno bisogno di impegnare il suo esercito per un massacro ampiamente annunciato.

E l’occidente? Cosa dice l’occidente? Per il popolo curdo non fa niente. In compenso inaugura moschee della Fratellanza Musulmana finanziate proprio dalla Turchia. Cosa dire se non che è un suicidio e una vergogna che la storia ci rinfaccerà per sempre?

Franco Londei

Esperto di Diritti Umani, Diritto internazionale e cooperazione allo sviluppo. Per molti anni ha seguito gli italiani incarcerati o sequestrati all’estero. Fondatore di Rights Reporter

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