Al di la di ogni narrativa possibile, il popolo palestinese non è mai esistito. Non vi è traccia di lui in nessun documento storico. Di popolo palestinese di parla solo dopo la nascita di Israele e non per caso.
Nel 1977 in una intervista al giornale olandese Trouw, uno dei maggiori esponenti del comitato direttivo della OLP, Zuheir Muhsin, ammise candidamente che il popolo palestinese non solo non era mai esistito ma che l’invenzione di uno Stato palestinese era tutta una manovra in configurazione anti-israeliana.
«Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno Stato Palestinese è solo un mezzo per continuare la nostra lotta contro lo Stato d’Israele per l’unità araba. In realtà non c’è differenza fra giordani, palestinesi, siriani e libanesi. Solo per ragioni politiche e strategiche oggi parliamo dell’esistenza di un popolo palestinese, visto che gli interessi arabi richiedono che venga creato un distinto “popolo palestinese” che si opponga al sionismo. Per motivi strategici, la Giordania, che è uno Stato sovrano con confini definiti, non può avanzare pretese su Haifa e Jaffa mentre, come palestinese, posso indubbiamente rivendicare Haifa, Jaffa, Beer- Sheva e Gerusalemme. Comunque, appena riconquisteremo tutta la Palestina, non aspetteremo neppure un minuto ad unire Palestina e Giordania» (Zuheir Muhsin, membro del comitato esecutivo della Organizzazione per la Liberazione della Palestina – OLP – in una intervista al giornale olandese Trouw).
Un mostro creato dagli arabi
Il popolo palestinese è quindi una pura invenzione che però nel corso dei decenni si è trasformata in una sorta di mostro tentacolare nonché in un proficuo business oltre a un mezzo di pressione internazionale contro lo Stato Ebraico.
Ora però quella “creazione araba” è sfuggita di mano persino ai suoi creatori arabi. Sempre più insistentemente di sente parlare del fatto che il cosiddetto “piano del secolo” proposto dagli americani preveda che i cosiddetti “profughi palestinesi” (altra invenzione di sana pianta) vengano giustamente assorbiti dagli Stati ospitanti.
Questa possibilità sta gettando nel panico proprio i maggiori artefici dell’invenzione palestinese: i giordani.
In Giordania vivono quasi quattro milioni di cosiddetti “palestinesi”, cioè circa la metà della popolazione dell’intero regno di Giordania. L’idea di dover concedere la cittadinanza giordana a questi milioni di palestinesi spaventa non poco i sudditi di Re Abdullah che non hanno dimenticato quando proprio i palestinesi cercarono di rovesciare il padre dell’attuale Re di Giordania, Husayn di Giordania (settembre nero).
Però non possiamo fare a meno di andare a ripensare alle parole di Zuheir Muhsin:
appena riconquisteremo tutta la Palestina, non aspetteremo neppure un minuto ad unire Palestina e Giordania
Era quindi nei piani iniziali l’idea che Palestina e Giordania fossero una sola nazione e un solo popolo. Il piano di Trump rispolvera semplicemente quel concetto con la differenza (non da poco) che nel frattempo Israele esiste ancora mentre il piano iniziale prevedeva la cancellazione dello Stato Ebraico.
Ma non è che adesso i giordani e più in generale tutti gli Stati arabi che hanno sostenuto quel piano (poi fallito) possano tirarsi indietro e rinnegare le loro responsabilità. Il Piano di Trump in fondo prevede proprio questo, che gli arabi si facciano carico del mostro che hanno creato dal nulla.
Fino ad oggi è stato Israele a farsi carico del mostro creato dagli arabi, pagandolo anche a caro prezzo. Ora è arrivato il momento che i veri responsabili se ne facciano carico e che questa invenzione del popolo palestinese venga riportata alla cruda realtà.
Sarà poi un problema arabo concedere eventualmente una certa autonomia alla Autorità Nazionale Palestinese (ANP) e se un domani vorranno pure creare uno Stato Palestinese indipendente dovranno essere gli arabi a deciderlo ben sapendo gli oneri che tutto ciò comporta.
Israele non può più farsi carico del mostro creato dagli arabi. E’ arrivato il momento che siano i suoi creatori a farci i conti.