I leader iraniani hanno promesso di superare (facilmente) l’epidemia di Coronovirus che affligge l’Iran e di riportare la Repubblica Islamica ai suoi vecchi splendori ricordando nel contempo le vittorie militari ottenute nell’ultimo anno.Lo hanno fatto in occasione del capodanno persiano che si festeggiava ieri.
La Guida suprema Ali Khamenei, il Presidente Hassan Rouhani e altri leader iraniani hanno tenuto discorsi televisivi nei quali hanno promesso al popolo iraniano di superare “agevolmente” l’epidemia di COVID-19 e che nel prossimo anno l’Iran sarebbe tornato protagonista sia nel commercio mondiale che come principale attore militare in Medio Oriente.
Il grande Ayatollah Ali Khamenei ha promesso al popolo iraniano che il prossimo anno sarà “l’anno della svolta economica” garantendo a tutta la popolazione un maggior benessere, maggiori investimenti nel sistema sanitario messo a dura prova dall’epidemia di Coronavirus e una economia fiorente nonostante le sanzioni americane.
Khamenei ha poi ricordato agli iraniani le “umiliazioni” inflitte lo scorso anno ai nemici della Repubblica Islamica, in particolare agli americani e ai sauditi.
Più o meno dello stesso tenore il discorso di Hassan Rouhani che in merito alle “umiliazioni” inflitte ai nemici è stato più preciso ricordando l’abbattimento di un drone americano e l’attacco missilistico contro una base americana in Iraq come ritorsione per l’uccisione del generale Qassem Soleimani.
Rouhani ha poi rigettato le critiche sulla gestione dell’epidemia di Coronavirus affermando che l’Iran ha agito nel migliore dei modi sminuendo tra l’altro la pericolosità del virus sostenendo che «raramente risulta mortale» nonostante le centinaia (forse migliaia) di morti.
Non sono mancate le solite promesse di distruggere Israele e tutti i nemici che minacciano la Repubblica Islamica.
Insomma, l’Iran è grande, l’Iran è imbattibile, l’Iran è potente e non ha paura di nessuno.
Peccato che nello stesso momento il Ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, andava mendicando la fine delle sanzioni americane con il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, e con il capo della diplomazia della UE, Josep Borrell.
Nonostante l’Iran sia piegato in due dalle sanzioni, dal virus CODIV-19, dalla crisi economica e dalle proteste interne sempre più evidenti, i leader iraniani non rinunciano alla sbruffonaggine e alle minacce contro Israele. Insomma, i soliti bugiardi patentati che preferiscono fare guerre in mezzo Medio Oriente piuttosto che pensare al bene della popolazione iraniana.