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Rights Reporter > Editoriali > Dalla Turchia all’Iran, i Chamberlain europei portatori di guerra
EditorialiMedio Oriente

Dalla Turchia all’Iran, i Chamberlain europei portatori di guerra

By Franco Londei Published 16 Luglio 2019
4 Min Read
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Quando Arthur Neville Chamberlain tornò a Londra dopo gli accordi di Monaco parlò di un accordo che portava «pace per la nostra epoca».

I moderni Chamberlain dissero la stessa cosa dopo aver raggiunto l’accordo sul nucleare iraniano con Teheran e subito tornarono in mente le parole rivolte da Winston Churchill all’ottimismo dimostrato da Chamberlain: «potevano scegliere tra il disonore e la guerra, hanno scelto il disonore ed avranno la guerra».

Ieri Federica Mogherini, in scadenza di mandato, ha detto che «nessuno degli Stati Europei ha visto nella ripresa dell’arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran una significativa violazione dell’accordo sul nucleare iraniano».

Tradotto, l’Europa non farà nulla e continua a credere di poter fermare la corsa iraniana al nucleare con un accordo che fa acqua da tutte le parti, per altro un accordo ormai ampiamente superato per stessa ammissione degli iraniani.

Proprio come Chamberlain, i leader europei pensano di poter trattare con il nazi-islamismo degli Ayatollah continuando a difendere un accordo che invece di portare pace sta portando il mondo e soprattutto il Medio Oriente verso una guerra devastante.

Un atteggiamento supino visto anche con la Turchia, seppure con qualche variante.

Ieri i Ministri degli Esteri della UE hanno preso alcune “misure punitive” contro Ankara colpevole di aver iniziato le trivellazioni in cerca di gas in un tratto di mare cipriota ma rivendicato dalla Turchia. Un fatto che va ben oltre la gravità visto che oltre tutto la Turchia impedisce militarmente a chiunque di accedere a quell’area per svolgere legittimamente trivellazioni per conto di Cipro (che è un paese della UE per metà occupato proprio dalla Turchia, ma nessuno sembra farci caso).

E quali sono queste “misure punitive” decise dai novelli Chamberlain nei confronti di Ankara per questo gravissimo episodio di prepotenza militare verso un Paese EU? Lo stop agli incontri di alto livello con la Turchia e poco altro. Punto.

Erdogan può quindi ordinare al proprio esercito di andarsi a prendere il gas di altri sapendo che nessuno oserà opporsi a questa prepotenza, nessuno tranne Israele che proprio con Cipro ha un accordo per lo sfruttamento di quell’enorme giacimento di gas che è Leviathan, uno dei più grossi giacimenti di gas del mondo che sta provocando tensioni in tutta la regione per via del fatto che prende un tratto di mare conteso da diversi Stati.

Pace per la nostra epoca, pace a qualsiasi costo, così la pensava Chamberlain e così la pensano i suoi emuli moderni. Com’è finita con Chamberlain lo sappiamo e temiamo che la possibilità che la storia si ripeta con l’Iran e con la Turchia sia molto elevata.

Se l’Europa doveva dare un segno di vitalità anche per contrastare tutte le critiche che le piovono addosso dai cosiddetti “sovranisti” non ha scelto di certo la strada giusta. Ormai si è così incancrenita nelle sue posizioni di sudditanza con le potenze islamiche più pericolose del globo che le è impossibile persino uno scatto di dignità.

Proprio come Chamberlain pensano di essere portatori di pace per la nostra epoca, ma proprio come Chamberlain con le loro “non decisioni” stanno portando il mondo verso la guerra.

TAGGED: Chamberlain, europa, giacimento di gas Leviathan, iran, israele, mogherini, nucleare iraniano, turchia

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