Ogni tanto il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, esce dal buco dove da decenni è rifugiato per paura di essere colpito da Israele e minaccia lo Stato Ebraico.
E’ quanto successo ieri anche se in realtà, come in altre occasioni, non è proprio uscito dalla sua tana, la minaccia l’ha fatta trasmettendo direttamente dalla tana del coniglio.
L’occasione è stata la commemorazione del terzo anniversario della morte di Mustafa Badreddine, comandante di Hezbollah che secondo la narrazione araba sarebbe stato eliminato dal Mossad, anche se la compagna del terrorista è di tutt’altra idea e accusa proprio Hezbollah dell’omicidio.
Parlando dalla sua tana Hassan Nasrallah ha detto che “la resistenza” (Hezbollah n.d.r.) può penetrare in qualsiasi momento in Galilea.
«La resistenza può penetrare in Galilea in qualsiasi momento e il nemico lo sa» ha detto Nasrallah confermando che i terroristi libanesi stanno ancora costruendo i tunnel del terrore nonostante l’operazione Northern Shield con la quale Israele ha distrutto praticamente tutti i tunnel costruiti da Hezbollah con l’intento di penetrare in Israele.
«Israele vuole una guerra? Lasciate che vada in guerra. Le unità e le brigate israeliane che oseranno entrare nel sud del Libano saranno annientate e distrutte di fronte agli occhi dei media e di tutto il mondo» ha poi aggiunto.
La minaccia contro l’impianto chimico di Haifa
Ma Nasrallah non si è solo limitato a minacciare l’invasione della Galilea e l’annientamento di quelle unità israeliane che dovessero “osare” entrare in Libano, ha di nuovo minacciato che in caso di guerra con Israele avrebbe colpito l’impianto chimico di Haifa dove si produce ammonio provocando migliaia di morti e una catastrofe ambientale.
La tenaglia intorno a Israele
Il capo di Hezbollah ha poi ricordato la tenaglia che accerchia Israele e che per questo motivo Gerusalemme teme di rimanere impigliata in una guerra a Gaza con Hamas e che quindi si guarda bene dall’attaccare Hezbollah e il Libano del sud.
Infine ha garantito ancora una volta, come a rimarcare la minaccia, che Hezbollah continua a scavare i tunnel del terrore ed è pronto in qualsiasi momento a invadere la Galilea.